“LO SPAZIO FRA LE NOTE”
SILENZI E RISONANZE NELLA MUSICA PER TASTIERA DA J.S.BACH A HOSOKAWA
Nonostante la sua capacità di produrre una mole di suono davvero notevole, il pianoforte è uno degli strumenti più adatti per un discorso sul rapporto fra musica e silenzio. Le sue caratteristiche costruttive lo differenziano dagli strumenti a fiato e ad arco non solo per le sue grandi possibilità di strumento eminentemente polifonico, ma anche per una limitazione: il decadimento del suono.
Un singolo suono prodotto dal pianoforte non solo non ha la possibilità di crescere durante la sua durata (al contrario di un suono emesso da un flauto o un violino) ma in sostanza ha una sua vita “prefissata” e tutto sommato piuttosto breve. Come per l’uomo potremmo dire che un suono nato al pianoforte è destinato con sicurezza a morire.
Nel tentativo di confrontarsi, sfruttare o tendere a superare questo limite, grandi compositori hanno costruito capolavori assoluti. Grandi pianisti hanno a loro volta non solo restituito la grandezza dei brani da loro interpretati, ma in alcuni casi aggiunto una ulteriore riflessione basata in larga parte sul problema del rapporto tra suono e silenzio.
A causa della complessità del tema trattato, in questa guida all’ascolto si intende per così dire puntare la lente d’ingrandimento proprio sui silenzi all’interno della letteratura pianistica, privilegiando il particolare al fine di una maggior comprensione delle opere tramite una riflessione sul dettaglio.
Scartando decisamente la strada delle esecuzioni integrali di pochi pezzi, sarà al contrario proposto un significativo ventaglio di silenzi tratti dalle opere scritte da J.S.Bach e D.Scarlatti per gli antenati del pianoforte, per proseguire con estratti da Mozart, Beethoven, Chopin, Liszt, Brahms via via fino a pezzi di un grande compositore giapponese, Toshio Hosokawa, che sul rapporto fra suono e silenzio ha creato quasi tutta la sua opera.